mercoledì 29 febbraio 2012



Oggi ho voglia di giocare un pò con il mio blog...
Sarà per queste prime timide giornate di sole...  o per la voglia di aria aperta, dopo un lungo e freddo inverno... ma è irrefrenabile la mia voglia di pasticciare...
La natura è ancora sopita e non da alcun segnale, ma queste giornate sono un vero piacere per il corpo e per l'umore... e allora una pennellata di colore per essere in sintonia con il clima...
E' bello passeggiare ed assaporare questi primi raggi di sole, tanto sospirati, sperando che all'improvviso tutto non cambi nuovamente...
Nel mio giardino è uno svolazzo continuo di uccelli... si posano sui rami dell'ulivo e dell'arancio, ma soprattutto sulle sedie di ferro battutto... a mo' di consiglio di condominio... cinguettando  insieme in coro...
E' piacevole, seduti al sole, osservare questo angolino di natura che tra un pò sarà di nuovo in boccio... ed è qui che mi piacerebbe offrirvi un ottimo caffè e conoscervi tutti di persona...


giovedì 23 febbraio 2012



Nella realtà odierna l'unico modo di risolvere le divergenze è il dialogo ed il compromesso, la comprensione umana e l'umiltà.
Tenzin GyatsoTenzin Gyatso

venerdì 17 febbraio 2012

Gocce di lettura



Una donna che ha lasciato la sua casa, per pagarsi il biglietto verso la libertà, ovvero verso l'America, si prostituisce con il comandante del transatlantico su cui viaggiava e...  per evadere da questa vita così squallida e triste. si inventa una storia fantastica ambientata a  Quinnipak. Il protagonista, il signor Rail, e lei si erano conosciuti durante un viaggio, mentre lei stava partendo per recapitare un pacco misterioso dall'altra parte dell'oceano; i due si innamorarono e stipularono una sorta di patto: un giorno lui le avrebbe permesso di portare a termine il viaggio interrotto da quell'incontro.

Il signor Rail e Jun, la protagonista, andarono a vivere a Quinnipak, dove lui aveva una vetreria. Anche al signor Rail piaceva molto viaggiare e talvolta partiva senza dare sue notizie, senza dire una parola sulla sua destinazione, fino a che, un giorno,  tornò a casa con un figlio nero avuto da una prostituta, Mormy, ed una bellissima locomotiva di Elizabeth. Lui aveva un grande sogno: far correre Elizabeth per oltre 200 Km fino a Morivar, un paese vicino, ma purtroppo, per mancanza di soldi riesce a far costruire solo 200 m. di ferrovia e deve abbandonare momentaneamente il progetto; la grande occasione si presenta al signor Rail quando giunge presso la sua vetreria l'architetto Hector Horeau, con un sogno da realizzare: costruire un'enorme edificio, il Crystal Palace, interamente in vetro e commissiona al signor Rail  tutto il materiale necessario per la realizzazione di tale progetto. Sfortunatamente  il progetto del Crystal Palace viene bocciato.

Il tempo passa e gli operai della ferrovia, che nel frattempo avevano iniziato a smantellare tutto perchè non erano più stati pagati, uccidono a sassate Mormy; Dopo alcuni anni Horeau va a far visita al signor Rail e gli racconta che il Crystal Palace era stato costruito ugualmente e gli descrive quale meraviglia era diventato, senonchè è stato distrutto da un incendio poco tempo dopo essere stato terminato. Improvvisamente Jun, la moglie di Rail, decide di partire per recapitare... finalmente... quel pacco e terminare quel viaggio che tanti anni prima aveva lasciato incompiuto.

Lei parte e il signor Rail, a causa dei debiti, perde ogni cosa e i suoi beni vengono messi all'asta, compresa Elizabeth che tuttavia viene comprata da una donna per conto di Horeau che... alla fine... farà riavere al signor Rail. La locomotiva diventerà solo un ricordo e un sogno irrealizzabile nel prato dove prima sorgeva la vetreria, ormai chiusa da tempo. Jun riesce a consegnare il misterioso pacco che contiene un libro, letto più volte dalla stessa Jun ad una signora anziana; l'ultima parola del libro è: America e ogni volta che la giovane la legge, trova in esso un significato sempre diverso.

I cosidetti "castelli in aria", ovvero le ambizioni e i sogni dei protagonisti, crollano, trasformandosi in rabbia profonda  per non aver realizzato i propri progetti.

Citazione: " Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde."
Che ne pensate?

giovedì 16 febbraio 2012

A Luigi Morsello


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Scrive Morsello: “C’è chi conta le pecore per addormentarsi. Un direttore di carcere vede sfilare nei suoi ricordi facce, storie, divise, sbarre, manette, agenti e detenuti. Soprattutto detenuti. Come fosse una galleria di ritratti. Una mostra del passato”.
Ieri ho appreso la scomparsa di Luigi Morsello ... Il Giornalieri... ex direttore della Casa circondariale di Lodi...  una persona bellissima e molto intelligente.
Un abbraccio alla famiglia ed una preghiera ad un'anima straordinaria

venerdì 10 febbraio 2012

Gocce d'inverno








Inverno

Pizzi,

trine,

merletti,

ricami fantastici e

irridescenti

che svaniscono

sotto i raggi

di un sole lontano.

Striature di

ruote magiche

che creano

colonne,

arabeschi,

farfalle,

pupazzi

divertenti e

diversi.

Lastre di ghiaccio

senza tempo

che aspettano

la carezza calda

dei giorni

che verranno

Zicin

Foto tratte dal web

lunedì 6 febbraio 2012

Un libro: una vita







Una donna che ha lasciato la sua casa, per pagarsi il biglietto verso la libertà, ovvero verso l'America, si prostituisce con il comandante del transatlantico su cui viaggiava e...  per evadere da questa vita così squallida e triste. si inventa una storia fantastica ambientata a  Quinnipak. Il protagonista, il signor Rail, e lei si erano conosciuti durante un viaggio, mentre lei stava partendo per recapitare un pacco misterioso dall'altra parte dell'oceano; i due si innamorarono e stipularono una sorta di patto: un giorno lui le avrebbe permesso di portare a termine il viaggio interrotto da quell'incontro.

Il signor Rail e Jun, la protagonista, andarono a vivere a Quinnipak, dove lui aveva una vetreria. Anche al signor Rail piaceva molto viaggiare e talvolta partiva senza dare sue notizie, senza dire una parola sulla sua destinazione, fino a che, un giorno,  tornò a casa con un figlio nero avuto da una prostituta, Mormy, ed una bellissima locomotiva di Elizabeth. Lui aveva un grande sogno: far correre Elizabeth per oltre 200 Km fino a Morivar, un paese vicino, ma purtroppo, per mancanza di soldi riesce a far costruire solo 200 m. di ferrovia e deve abbandonare momentaneamente il progetto; la grande occasione si presenta al signor Rail quando giunge presso la sua vetreria l'architetto Hector Horeau, con un sogno da realizzare: costruire un'enorme edificio, il Crystal Palace, interamente in vetro e commissiona al signor Rail  tutto il materiale necessario per la realizzazione di tale progetto. Sfortunatamente  il progetto del Crystal Palace viene bocciato.

Il tempo passa e gli operai della ferrovia, che nel frattempo avevano iniziato a smantellare tutto perchè non erano più stati pagati, uccidono a sassate Mormy; Dopo alcuni anni Horeau va a far visita al signor Rail e gli racconta che il Crystal Palace era stato costruito ugualmente e gli descrive quale meraviglia era diventato, senonchè è stato distrutto da un incendio poco tempo dopo essere stato terminato. Improvvisamente Jun, la moglie di Rail, decide di partire per recapitare... finalmente... quel pacco e terminare quel viaggio che tanti anni prima aveva lasciato incompiuto.

Lei parte e il signor Rail, a causa dei debiti, perde ogni cosa e i suoi beni vengono messi all'asta, compresa Elizabeth che tuttavia viene comprata da una donna per conto di Horeau che... alla fine... farà riavere al signor Rail. La locomotiva diventerà solo un ricordo e un sogno irrealizzabile nel prato dove prima sorgeva la vetreria, ormai chiusa da tempo. Jun riesce a consegnare il misterioso pacco che contiene un libro, letto più volte dalla stessa Jun ad una signora anziana; l'ultima parola del libro è: America e ogni volta che la giovane la legge, trova in esso un significato sempre diverso.

I cosidetti "castelli in aria", ovvero le ambizioni e i sogni dei protagonisti, crollano, trasformandosi in rabbia profonda  per non aver realizzato i propri progetti.

Citazione: " Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde."
Che ne pensate?
Jeanne, unica figlia del barone Simon-Jacques Le Perthuis e della baronessa Adelaide, all’età di 17 anni, lascia il collegio e torna al castello paterno in Normandia, dove, fanciulla tenera e sognatrice, vive giorni felici e spensierati.
Ben presto va sposa al visconte Julien de Lamare, di cui è romanticamente innamorata, ma, già al ritorno dal viaggio di nozze, la vita le si presenta ben più triste e cruda di quello che aveva sognato: Julien è un marito meschino e un uomo interessato.
Julien la tradisce con la serva Rosalia, sorella di latte di Jeanne, dalla quale ha avuto anche un figlio, e che continua a tradire la moglie finchè muore tragicamente, ucciso dal marito di un’amante.
L’amore e la tenerezza di Jeanne si riversano sull’unico figlio, ma Paul, cresciuto tra i vizi e l’indulgenza della madre, del nonno e della zia Lison, non ancora ventenne, conduce una vita disordinata, giungendo perfino a fuggire in Inghilterra con una donna.
Jeanne è rovinata e ridotta alla miseria dai debiti contratti dal figlio; la morte del padre e della zia Lison e, infine, la forzata vendita del castello, nel quale era sempre vissuta, non fanno che accrescere la sua disperazione.
Rosalia, divenuta ormai una contadina benestante, si prenderà affettuosamente cura dell’antica padrona, la solleverà dallo smarrimento in cui è caduta e la guiderà con prudenza verso il buon senso.
Finalmente Jeanne ha la consolazione di vedere le proprie giornate riempite dalla presenza della nipotina, la figlia di Paul, che lui le ha affidato, essendo morta la donna che aveva sposato.
Rosalia, rivolgendosi a Jeanne, conclude con queste parole il romanzo: “Vedete, la vita non è così bella né così brutta come si crede”

Questo romanzo è molto toccante e profondo. Le scene e i personaggi sono descritti in modo molto particolareggiato e lo stato d'animo della protagonista  si può  percepire molto bene... tradita da tutti, dai genitori, dal marito, dal figlio e dalla sua stessa natura.

Cosa ne pensate di Rosalia e delle sue parole?

venerdì 3 febbraio 2012

Rieccomi qui



Per chi non se ne fosse accorta.... è arrivato il freddo.... e sorpresa... mi ha fatto un bel regalo... restare a casa.... colpita e bloccata...
E si... sembra assurdo, ma questo freddo intenso... in qualche modo  mi ha  infiammato un ginocchio che si è bloccato ed ha bisogno di cure e riposo assoluto e... quindi finalmente posso dedicarmi a voi a tempo pieno...
Spero di non annoiarvi troppo con la mia presenza...
Una cosa che mi piace tanto... con un clima così... è starmene sdraiata a leggere un buon libro o smanettare al computer  o sorseggiare  una bibita calda e... all'ora di pranzo...  gustare una deliziosa zuppa fumante.
Adoro le zuppe... hanno il sapore e il profumo dell'infanzia... ti scaldano il corpo e l'anima... una sorta di coccola diffusa.
Ve ne propongo una...  una zuppa trentina di orzo, verdure e funghi, insaporita da un pezzetto di speck... è un piatto completo e veramente saporito.
Grazie alle proprietà diuretiche e purificanti dell'orzo risulta un piatto salutare e digeribile, oltre che decisamente economico

 Ingredienti: orzo 150 grammi, una carota, una cipolla, cinque foglie di verza, 10 grammi di funghi secchi, un litro di brodo di carne, 30 grammi di speck, uno spicchio di aglio e un pò di oliodi oliva

http://www.cucinaitaliana
Lavate per bene l'orzo e lasciatelo a bagno per almeno 1 ora nel frattempo mondate le verdure e tritatele con lo speck, esclusa la verza  ed i funghi. I funghi secchi fateli ammollare in acqua tiepida. Fate rosolare in pochissimo olio il trito di speck e verdure... unite l'orzo. Mescolate un minuto per fare insaporire bene... unite il brodo di carne, meglio se già caldo.

Lasciate cuocere per 40 minuti, mescolando di tanto in tanto, unite i funghi secchi, e se la zuppa fosse troppo densa, unite anche l'acqua filtrata. Regolate di sale. Tagliate la verza a listarelle, unitela alla zuppa e fate cuocere 3-4 minuti. Servite la zuppa di orzo trentina calda... con o senza formaggio
Buon appetito

a tutti