lunedì 6 febbraio 2012

Un libro: una vita







Una donna che ha lasciato la sua casa, per pagarsi il biglietto verso la libertà, ovvero verso l'America, si prostituisce con il comandante del transatlantico su cui viaggiava e...  per evadere da questa vita così squallida e triste. si inventa una storia fantastica ambientata a  Quinnipak. Il protagonista, il signor Rail, e lei si erano conosciuti durante un viaggio, mentre lei stava partendo per recapitare un pacco misterioso dall'altra parte dell'oceano; i due si innamorarono e stipularono una sorta di patto: un giorno lui le avrebbe permesso di portare a termine il viaggio interrotto da quell'incontro.

Il signor Rail e Jun, la protagonista, andarono a vivere a Quinnipak, dove lui aveva una vetreria. Anche al signor Rail piaceva molto viaggiare e talvolta partiva senza dare sue notizie, senza dire una parola sulla sua destinazione, fino a che, un giorno,  tornò a casa con un figlio nero avuto da una prostituta, Mormy, ed una bellissima locomotiva di Elizabeth. Lui aveva un grande sogno: far correre Elizabeth per oltre 200 Km fino a Morivar, un paese vicino, ma purtroppo, per mancanza di soldi riesce a far costruire solo 200 m. di ferrovia e deve abbandonare momentaneamente il progetto; la grande occasione si presenta al signor Rail quando giunge presso la sua vetreria l'architetto Hector Horeau, con un sogno da realizzare: costruire un'enorme edificio, il Crystal Palace, interamente in vetro e commissiona al signor Rail  tutto il materiale necessario per la realizzazione di tale progetto. Sfortunatamente  il progetto del Crystal Palace viene bocciato.

Il tempo passa e gli operai della ferrovia, che nel frattempo avevano iniziato a smantellare tutto perchè non erano più stati pagati, uccidono a sassate Mormy; Dopo alcuni anni Horeau va a far visita al signor Rail e gli racconta che il Crystal Palace era stato costruito ugualmente e gli descrive quale meraviglia era diventato, senonchè è stato distrutto da un incendio poco tempo dopo essere stato terminato. Improvvisamente Jun, la moglie di Rail, decide di partire per recapitare... finalmente... quel pacco e terminare quel viaggio che tanti anni prima aveva lasciato incompiuto.

Lei parte e il signor Rail, a causa dei debiti, perde ogni cosa e i suoi beni vengono messi all'asta, compresa Elizabeth che tuttavia viene comprata da una donna per conto di Horeau che... alla fine... farà riavere al signor Rail. La locomotiva diventerà solo un ricordo e un sogno irrealizzabile nel prato dove prima sorgeva la vetreria, ormai chiusa da tempo. Jun riesce a consegnare il misterioso pacco che contiene un libro, letto più volte dalla stessa Jun ad una signora anziana; l'ultima parola del libro è: America e ogni volta che la giovane la legge, trova in esso un significato sempre diverso.

I cosidetti "castelli in aria", ovvero le ambizioni e i sogni dei protagonisti, crollano, trasformandosi in rabbia profonda  per non aver realizzato i propri progetti.

Citazione: " Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde."
Che ne pensate?
Jeanne, unica figlia del barone Simon-Jacques Le Perthuis e della baronessa Adelaide, all’età di 17 anni, lascia il collegio e torna al castello paterno in Normandia, dove, fanciulla tenera e sognatrice, vive giorni felici e spensierati.
Ben presto va sposa al visconte Julien de Lamare, di cui è romanticamente innamorata, ma, già al ritorno dal viaggio di nozze, la vita le si presenta ben più triste e cruda di quello che aveva sognato: Julien è un marito meschino e un uomo interessato.
Julien la tradisce con la serva Rosalia, sorella di latte di Jeanne, dalla quale ha avuto anche un figlio, e che continua a tradire la moglie finchè muore tragicamente, ucciso dal marito di un’amante.
L’amore e la tenerezza di Jeanne si riversano sull’unico figlio, ma Paul, cresciuto tra i vizi e l’indulgenza della madre, del nonno e della zia Lison, non ancora ventenne, conduce una vita disordinata, giungendo perfino a fuggire in Inghilterra con una donna.
Jeanne è rovinata e ridotta alla miseria dai debiti contratti dal figlio; la morte del padre e della zia Lison e, infine, la forzata vendita del castello, nel quale era sempre vissuta, non fanno che accrescere la sua disperazione.
Rosalia, divenuta ormai una contadina benestante, si prenderà affettuosamente cura dell’antica padrona, la solleverà dallo smarrimento in cui è caduta e la guiderà con prudenza verso il buon senso.
Finalmente Jeanne ha la consolazione di vedere le proprie giornate riempite dalla presenza della nipotina, la figlia di Paul, che lui le ha affidato, essendo morta la donna che aveva sposato.
Rosalia, rivolgendosi a Jeanne, conclude con queste parole il romanzo: “Vedete, la vita non è così bella né così brutta come si crede”

Questo romanzo è molto toccante e profondo. Le scene e i personaggi sono descritti in modo molto particolareggiato e lo stato d'animo della protagonista  si può  percepire molto bene... tradita da tutti, dai genitori, dal marito, dal figlio e dalla sua stessa natura.

Cosa ne pensate di Rosalia e delle sue parole?

30 commenti:

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  2. Le parole di Rosalia sono lo specchio della verità! Occorre cogliere la vita e viverla al meglio senza pretendere l'impossibile
    Un saluto caro

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  3. Zicin, deve essere bello questo libro.
    Dal riassunto che hai fatto una cosa salta chiara.
    La forza delle Donne che sanno unirsi e aiutarsi
    Una contadina che sa donare alla signora tradita da tutti giorni sereni.
    Rosalia ha la saggezza della gente che ha imparato a sue spese a capire la vita e conclude con le più belle parole.
    “Vedete, la vita non è così bella né così brutta come si crede”

    ha ragione, la vita può essere bella o brutta dipende da quale angolazione la si guarda.

    Gli animi buoni e saggi sanno cogliere anche nel dolore la positività.
    In fondo la vita, è quella che vogliamo che sia noi.

    Il libero arbitrio abbraccia tutti i nostri pensieri e dai quali nascono le nostre azioni.

    Penso che sia un libro da leggere.
    Grazie Bacio ciao

    Il commento cancellato è mio scusami

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  4. CARA ZICIN .
    Non ho letto il libro , spero un giorno di leggerlo .Ma trovo giusto che la vita va goduta e non sprecata, sarebbe segno di codardia.
    Dio c'è l'ha donata,ed essere convinti che nulla ci è dovuto e che quindi tutto quello che abbiamo è davvero un dono meraviglioso.
    Ma ricordando che anche noi l'abbiamo donata costruendoci la famiglia e mettendo al mondi dei figli , arrivando alla fine dei nostri giorni con dei bei ricordi, e dire grazie alla vita .CIAO LINA

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  5. Rosalia è molto saggia a volte non significa essere benestanti per capire la vita ..bella e brutta che sia bisogna saperla vivere è questo che penso deve essere un bel libro!!
    Buona giornata carissima un'abbraccio!!

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  6. Come tu sai cara Zicin su questo ramo sono molto ignorante, mi piace sentire le opinioni degli altri ma per varie ragioni io sono quasi stato tagliato fuori da questo mondo favoloso...
    Quanto me ne sono accorto ho visto che è troppo tardi.
    Buona settimana cara amica.
    Tomaso

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  7. la vita è un grande mistero rispetto a noi piccoli esseri.
    Credo per tale motivo, che le parole di Rosalia siano parole sagge.

    Grazie per il bel post
    a presto
    giordan

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  8. Cara Zicin, la vita è un alternarsi di eventi belli e non belli.
    Dipende da noi riuscire a superare le difficoltà che man mano si incontrano, senza mai disperare.
    Buona serata.

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  9. Ciao cara, in un periodo della mia vita leggevo molto da Maupassant fra l'altro anche questa sua opera poi "Bel-Ami", "Forte comme la morte" poiché una mia amica ne ha fatto la sua tesi di laurea.Dovrei prendere di nuovo questi bei romanzi con pensieri molto profondi.
    Baci e buona lettura

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  10. ciao...caspita dev'essere un bellissimo romanzo.... che non ho letto.....ma sicuramente appena potrò lo leggerò..perché regala saggezza... la vita è così..come la descrive Rosalia.... ciao..luigina

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  11. Cari Zicin sono qui per informarti e ringraziarti, tu tempo fa mi hai chiesto se potevi pubblicare un mio racconto di vita da te mi pare su cantastorie ebbene vieni da me pe rvedere cosa è avvinuto di quel racconto, c è un post sorpresa.
    Uu abbraccio forte.
    Tomaso

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  12. Ciao Zicin. Ho letto il romanzo da giovane, l'ho riletto da donna matura ed in entrambi i momenti m'è piaciuto tanto. Le parole di Rosalia enunciano, nella loro semplicità, una grande verità: la vita va vissuta per quella che è.
    Buonanotte, mia cara.

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  13. Rosalia è la bocca della verità.. semplicemente la vita, che non è fatta dalla ricerca spasmodica della felicità, dal correre per avere, illudendosi che la felicità sia nel possedere.. la vera felicità è dare, o un lasso di tempo tra una sofferenza e l'altre,

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  14. Penso che la vita sia quella cosa che ci capita in modo diverso ogni santo giorno e ci si chiede come sarà, ma meglio non chiederselo troppo, non ho letto questo libro, conosco l'autrice per altri scritti. Una ruota che gira, un insegnamento, mi fa pensare alla solidarietà umana..Baci

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  15. ZICIN CIAO .
    Ti porto il mio buon giorno . Come vedi anche da noi fa un pò freddino . Passerà . UN BACIO LINA .

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  16. ciao icin bellissima l'immagine dell'header e grazie per i cioccolatini:)
    il libro e' interessante bella figura di donna, colpita negli affetti, ma che ha trovato alla fine la sua strada, ha ragione la vita nonostante tutti i problemi che possiamo avere e' sempre vita, saper cogliere le sfumature ci gratifica e ci rende serene giornalmente, senza pensare a grandi cose, ciao grazie buona giornata rosa a presto.)

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  17. Grazie del suggerimento di lettura, anzitutto. In quanto al quesito, direi che è vero: del resto "In medio stat virtus", no?! La vita ci dà un po' di belle cose e un po' di brutte, forse per farci crescere equilibrati.

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  18. Non si può che essere d'accordo, perché la vita riserba tutta la gamma delle possibilità dal peggio al meglio e viceversa. Godiamo quello che la vita ci offre, perch*é anche nel dolore noi siamo comunque vivi.

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  19. Rosalia esprime una grande verità, tale, tuttavia, per animi sufficientemente forti in persone intelligenti.

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  20. Ciao cara, qui nevica, so che lì da voi la situazione è quasi uguale, un abbraccio di tenera amicizia :-)

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  21. Leggevo Maupassant ai tempi del Liceo e della Università.
    Lo ricordo come un grande della letteratura.

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  22. Ho letto questo libro all'Università perchè studiavo francese ed il professore lo scelse come classico da portare agli esami. La protagonista è Jeanne ma alla fine quella che domina su tutto e tutti è proprio Rosalia che ha saputo accettare i lati negativi della vita e ne ha tratto anche profitto.
    Qui a Bari piove da giorni ma oggi non fa tanto freddo.
    Dolce serata.
    Erika

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  23. Guy de Maupassant, come altri scrittori francesi dello stesso periodo, sono molto duri nei confronti della borghesia o della nobiltà. In questo romanzo ne evidenzia il cinismo, la cattiveria, la mancanza di morale difatti il personaggio che predomina alla fine non è Jeanne, ma la sua serva! E poi appartiene anche al periodo in cui si sottolineava la predominanza del male nel mondo, quindi questo libro è proprio una sintesi del suo modo di sentire... anche se alla fine c'è un riscatto... forse la vita non è proprio solo un insieme di cose negative... bisogna anche nelle situazioni peggiori, nelle vite che sembrano cariche solo di delusioni e dolori, trovare la presenza del bene... e detto da lui è davvero significativo. Di maupassat adoro molte sue poesie d'amore davvero splendide.

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  24. Un sorriso felice, sto assai meglio, finalmente!
    Un bacione ciao

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  25. Zizin, la sciatica bastarda mi ha solo illusa ieri, sto dalle quattro con il dolore.
    Un bacio e buona giornata la mia è iniziata storta.

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  26. ZICIN CIAO .
    Mi sono fatta una passeggiatina da te, anche se virtuale e sempre piacevole ! visto che anche da noi fa un freddo polare e non si può uscire di casa , mi faccio un bel giretto dalle nostre amiche .
    Ti auguro una felice giornata Lina

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  27. Da quell'ottimo riassunto che ne hai fatto in questo tuo post
    ritengo che il romanzo sia effettivamente "toccante e profondo"
    Bravissima. Per caso fai la recensione dei libri?
    Ciao Zicin,
    aldo.

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