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domenica 4 luglio 2010

Felicità


















E' estate e chissà perchè siamo tutti un pò più felici.
Ma da cosa dipende la felicità?
Sembra che le caratteristiche maggiormente associate alla felicità siano quelle relative alla personalità e in particolare quelle relative all'estroversione, alla fiducia in se stessi, alla sensazione di controllo su se stessi e il proprio futuro.  Pare che le persone estroverse siano più felici perché hanno più rapporti sociali, fanno amicizie più facilmente, partecipano ad un maggior numero di attività pubbliche e collettive dove trovano maggiori motivi di interesse e divertimento. Inoltre, una persona felice è anche una persona che sta bene con se stessa e che ha fiducia nelle sue capacità e percepisce una fondamentale congruenza tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere. In sostanza, più riusciamo ad accettarci per quello che siamo, con tutti i pregi e i limiti, più siamo felici. Analogamente, quanto più riteniamo di poter ragionevolmente controllare gli eventi che accadono nella nostra vita affettiva, sociale, lavorativa, più felici siamo, e in particolar modo, più felici sicuramente di chi si considera in balia del caso o degli altri.
Beh, forse, d'estate è tutto un pò più semplice, abbiamo più tempo per noi stessi e per il nostro prossimo, gli impegni lavorativi sono meno pressanti e noi troviamo il modo per essere più contenti di noi stessi

martedì 29 giugno 2010

L'estate con i figli


L’estate è un momento molto prezioso per il rapporto con nostri figli. Si ha più tempo di stare con loro e di fare delle attività piacevoli insieme. Si dialoga meglio e si stemperano quelle piccole incomprensioni dovute alla fretta e agli impegni.
Loro ci percepiscono più sereni e soddisfatti e assimilano il nostro comportamento, regole e atteggiamenti positivi in modo naturale.
Si ha più possibilità di comunicare il nostro affetto, più tempo per qualche coccola e si vive sicuramente un clima armonico che favorisce la loro crescita psicologica.

Estate




Quest’anno l’inverno è stato lunghissimo e la bella stagione si è fatta desiderare, ma finalmente è arrivata. La luce solare ha un'azione fondamentale sulla nostra psiche perché, in primo luogo, favorisce la produzione di serotonina, un ormone che dà sensazione di benessere e che, allo stesso tempo, riduce la concentrazione nel sangue di ormoni, come noradrenalina e adrenalina, responsabili dello stress. Ecco perché la carenza di luce - come in inverno ai poli o in una giornata piovosa alle nostre latitudini - ci rende tristi e depressi. Anche il sonno è il risultato di un insieme di "manovre" fisiologiche scatenate, questa volta, dall'assenza di luce. Infatti con l'approssimarsi del buio l'organismo viene invitato a diminuire la temperatura corporea, la pressione sanguigna e i battiti cardiaci, operazioni che sono stimolate da "messaggeri" il cui compito è quello di avvisare il corpo che è giunto il momento di "spegnere l'interruttore". Il messaggero cardine è la melatonina, la cui produzione è stimolata, appunto, dal buio notturno e inibita dalla luce diurna. Noradrenalina, adrenalina e cortisolo sono invece i neurotrasmettitori responsabili del risveglio, e vengono prodotti all'avvicinarsi dei primi bagliori del mattino, mentre diminuisce la secrezione di melatonina, per consentire all'organismo di svegliarsi.