martedì 29 giugno 2010

Estate




Quest’anno l’inverno è stato lunghissimo e la bella stagione si è fatta desiderare, ma finalmente è arrivata. La luce solare ha un'azione fondamentale sulla nostra psiche perché, in primo luogo, favorisce la produzione di serotonina, un ormone che dà sensazione di benessere e che, allo stesso tempo, riduce la concentrazione nel sangue di ormoni, come noradrenalina e adrenalina, responsabili dello stress. Ecco perché la carenza di luce - come in inverno ai poli o in una giornata piovosa alle nostre latitudini - ci rende tristi e depressi. Anche il sonno è il risultato di un insieme di "manovre" fisiologiche scatenate, questa volta, dall'assenza di luce. Infatti con l'approssimarsi del buio l'organismo viene invitato a diminuire la temperatura corporea, la pressione sanguigna e i battiti cardiaci, operazioni che sono stimolate da "messaggeri" il cui compito è quello di avvisare il corpo che è giunto il momento di "spegnere l'interruttore". Il messaggero cardine è la melatonina, la cui produzione è stimolata, appunto, dal buio notturno e inibita dalla luce diurna. Noradrenalina, adrenalina e cortisolo sono invece i neurotrasmettitori responsabili del risveglio, e vengono prodotti all'avvicinarsi dei primi bagliori del mattino, mentre diminuisce la secrezione di melatonina, per consentire all'organismo di svegliarsi.

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