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mercoledì 1 dicembre 2010

Gocce di me


Da ragazza, nel periodo universitario, ho fatto parte attiva di un gruppo teatrale.
Mio marito curava la regia ed io facevo un po’ da jolly, aiuto regista, suggeritrice, trovarobe, presentatrice.
E’ stato un periodo bellissimo.
Tutte le sere ci ritrovavamo con il gruppo…si progettavano le ambientazioni…i costumi…si reperiva l’oggettistica…si stampavano le locandine… si fittava il teatro e si faceva la pubblicità attraverso i negozi locali che ci finanziavano in cambio della pubblicità che facevamo loro…una sorta di scambio.
Eravamo molto uniti ed abbastanza organizzati.
Cosa abbiamo messo in scena???
Ma Eduardo!!!
Scusate se parlo sempre di Napoli e faccio sempre riferimento alla mia napoletanità, non è campanilismo, ma una parte dei miei studi e delle mie esperienze fanno capo al mio territorio…faccio parte da sempre di un Circolo Culturale, abbastanza conosciuto anche fuori i confini nazionali, che si occupa prevalentemente proprio del territorio…della storia locale e delle origini locali, con approfondimenti sul tema dell’emigrazione.
Ritornando all’esperienza teatrale ho imparato a memoria “Filumena Maturano” e “ Napoli milionaria” poi mi son sposata e ho abbandonato il teatro.
La parte più gratificante era quella della suggeritrice.
Sul palcoscenico c’è una buca dove mi infilavo e davo l’imbeccata ad ogni attore, precedendo la battuta.
Era gratificante perché, nei momenti di vuoto, di panico, di confusione, c’era la mia presenza rassicurante. D’altronde, conoscendo bene gli attori, sapevo quando intervenire o aggiustare il tiro su una battuta sbagliata o saltata e rimetterli in condizioni di continuare senza troppe difficoltà.
Napoli milionaria l’ho proposta anche a scuola…non tutta…la parte del bombardamento, e devo dire che è riuscita benino. I ragazzi hanno studiato più volentieri la storia ed hanno colto abbastanza bene il clima del periodo.