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martedì 7 settembre 2010

Primo giorno di scuola



Per i piccolissimi la scuola è già cominciata, mentre per i più grandicelli, per quelli che iniziano la primaria, manca qualche giorno.
Di solito i bambini che hanno già frequentato aspettano con gioia il fatidico giorno e si preparano al grande rientro completando i compiti avuti a giugno e organizzando il materiale didattico occorrente per il nuovo anno.
Cosa diversa è per i bimbi che affrontano per la prima volta la scuola. Per loro comincia una nuova vita sociale in cui entrano in gioco più fattori: i nuovi compagni, la maestra, le nuove esperienze.
Cosa determina un buon approccio alla nuova situazione?
Il distacco
Ogni bambino reagisce in base alle esperienze vissute: alcuni saranno felici, altri sospettosi ed altri tristi o arrabbiati. In ogni caso bisogna rispettare le loro emozioni lasciandogli il tempo di esprimerle, ma senza ignorale o condannarle con rimproveri o castighi.
Cosa fare
La cosa migliore è, nei giorni che precedono l’inizio della scuola, spiegargli che starà a contatto con tanti altri bambini, che imparerà tante cose nuove e fargli sentire che gli siete vicini e che lo incoraggiate in questa sua nuova avventura e che sarà molto contento di questa esperienza. Fategli capire che deve, gradualmente, cavarsela da solo, ma che gli sarete accanto e che sarete sempre il suo punto di riferimento e confronto. Siate serene, niente ansia o preoccupazione e siate disponibili alle sue domande. Scegliete insieme zaino, quaderni, matite e quanto occorre per le varie attività didattiche e una buona merenda che consumata a scuola agevolerà l'approccio con i compagni. Vedrete che affronterà senza indugi la scuola, la socializzazione ed il gioco in autonomia, senza mai sentirsi solo ed avrà una vita sociale sana che lo aiuterà a crescere ed a confrontarsi con gli altri.

lunedì 5 luglio 2010

Gocce di me

Chi mi segue si sarà già reso conto abbondantemente che ho il pallino della psicologia.
Da ragazza, finite le superiori, infatti, programmavo l’iscrizione a Psicologia.
Ero elettrizzata al pensiero, perché era un tipo di indirizzo che mi attirava ed incuriosiva moltissimo, ma ahimè, non mi è stato possibile coronare questo sogno.
Perché???
Semplicemente perché allora a Napoli non c’era la facoltà di Psicologia
Sarei dovuta andare a Roma, ma i miei non hanno voluto saper ragioni.
Niente da fare.
Allora me ne sono fatta una ragione e mi sono iscritta a Lettere Moderne, perché comunque mi consentiva di penetrare l’animo di poeti e scrittori.
Ma le vie del Signore sono infinite, perché, intanto che mi iscrivevo all’Università di Napoli, ho fatto anche il concorso per insegnare alle Elementari e, con grande meraviglia, l’ho superato fra centinaia di concorrenti.
Ho cominciato subito ad insegnare ed è stata l’esperienza più bella della mia vita.
Studiavo di pomeriggio e talvolta anche fino a notte fonda, ma ero felice perché mi piaceva insegnare.
Mi è piaciuto talmente tanto che ho scelto di restare per sempre nel segmento delle Elementari pur essendomi laureata ed abilitata per le superiori.
I bambini sono la ricchezza più preziosa che abbiamo, la speranza di un mondo migliore, bisogna investire tantissimo in loro perchè senza di loro non c'è futuro.
E voi fate quello che avevate sognato?