Volete sapere come è stato inventato il babà? Ecco...
C'era una volta un certo Stanislao, Stanislao Leszczinski, re di Polonia dal 1704 al 1735, che aveva una gran voglia di un buon dolce. Di qualcosa di veramente speciale. Perciò, quando il suo maggiordomo gli piazzò sotto il naso l’ennesima porzione quotidiana di kugelhupf , l’allontanò rabbioso. Poi impadronitosi del piatto che il servitore teneva timoroso tra le mani, lo scagliò sulla tavola, lontano da sé.
Il piatto terminò la sua corsa contro la bottiglia di rhum posata lì accanto, e la rovesciò. Prima che qualcuno potesse intervenire a risollevarla, il liquore aveva completamente inzuppato il kugelhupf.
Sotto gli occhi ancora corrucciati di Stanislao ebbe luogo una straordinaria metamorfosi: la pasta lievitata dell’insipido dolce lorenese, per solito di colore giallastro, assunse rapidamente una tonalità calda, ambrata, e un profumo inebriante comincò a diffondersi intorno.
Nella sala da pranzo c’era un silenzio che si sarebbe potuto tagliare col coltello. Invece Stanislao, sotto lo sguardo stupefatto della servitù, sollevò il cucchiaino d’oro (la mano gli tremava un po’), prelevò qualche frammento di questa Chimera: di quest’ibrido che si era materializzato sotto i suoi occhi, e lo portò alla bocca.
Quel che provò lo sappiamo. Lo abbiamo provato tutti la prima volta che lo abbiamo assaggiato il babà. Perché nessuno può dimenticare il primo istante in cui si è trovato faccia a faccia con Lui (nessuno, tranne i napoletani: in genere, per loro questo momento arriva quando sono troppo piccoli per ricordarsene).
Fu questa, una giornata memorabile per l’umanità.
All’invenzione casuale del dolce inventato dal Re polacco tra le brume della Lorena: mancava il nome.Fu sempre Re Stanislao a dedicare questa sua creazione ad Alì Babà, protagonista del celebre racconto tratto da “ Le Mille e Una Notte”. Libro che il sovrano amava leggere e rileggere nel suo lungo soggiorno a Luneville .
Il babà da Luneville arrivò presto a Parigi,alla pasticceria Sthorer. Qui in tanti lo conobbero e lo apprezzarono. A portarlo successivamente a Napoli,dove assunse la forma definitiva assai caratteristica (quella di un fungo) furono i “monsù”, chef che prestavano servizio presso le nobili famiglie napoletane.
E da allora il babà elesse Napoli a proprio domicilio stabile. Un’ultima considerazione: nella cucina napoletana esiste più d’un dolce che – per il suo sapore – “po’ ghì annanz’o Rre”: può essere presentato al re. Ma il babà è l’unico dolce che dinanzi al Re non c’è andato: c’è nato.
P.S.: I progetti utopistici di Re Stanislao si realizzarono in pieno: di fronte a una guantiera di babà tutte le controversie si appianano, e la Pace e la Concordia regnano sovrane.
Un grande sapore ha sempre la meglio sui dissapori: grandi o piccoli che siano. (Tratta da http://www.baba.it/storia.htm)
Volete la vera ricetta del babà napoletano? Eccola!
magnifico dolce e pure la storia che non conoscevo!
RispondiEliminabuon we
ciao!
interessante tutto questo... ora io gusto questo bel BABÀ... buon fine settimana cara Zicin.
RispondiEliminaTomaso
CARISSIMA ZICIN .
RispondiEliminaDevi sapere che ogni volta che vengo a Napoli la prima cosa che faccio da anni , e quello di entrare nella prima pasticceria e gustarmi un bel babà.
CIAO E BUONA DOMENICA
non conoscevo la sua storia e ti ringrazio per avercela descritta bene, adoro i babà, che però ho scoperto da poco nonostante sia una golosona....ho perso tanto tempo...ti abbraccio lory
RispondiEliminaLo gradisco, grazie zicin!
RispondiEliminaEh, non a caso mi sembra , si dice anche "Si 'nu babbà" per fare un complimento!
RispondiEliminaNe prelevo un pezzetto per il dopocena...ciao!
Proprio per la presenza del liquore non è tra i miei dolci preferiti, pero' la storia delle sue origini è davvero interessante...quante cose ci capita di mangiare senza conoscerne la storia!
RispondiEliminaUn bacio, buon weekend!
Dony
ciao zicin anch'io lo mangerei volentieri, se non fosse alcoolico, non reggo l'alcool, grazie cque della storia molto interessante... mi buttero' sulle sfogliatelle.) buon week end baci rosa
RispondiEliminaSai che anche nel paese della mia compianta mamma, Campobasso (Molise), è un dolce notissimo?
RispondiEliminaE...sai che io NON L'HO MAI NEPPURE ASSAGGIATO ?!?!?
(Non reggo l'alcool...) !!!
Non l'avevo mai visto sottoforma di torta...
..ma sempre e solo come "cupcake"...
Grazie dell'interessante storia che lo vede protagonista !
Gran bacione, buona domenica!
Maddy
Ma come lo sanno fare i napoletani veraci non lo sa fare nessuno!
RispondiEliminaCiao cara Zicin,grazie molto gentile,uuuuhhhhh che buono,bella la presentazione del post.
RispondiEliminaSerena notte e buona domenica.
Un bacio.
non conoscevo la storia,ma il dolce sì,portatomi da Napoli,mi copio la ricetta,un abbraccio Zicin
RispondiEliminaMa dai, non sapevo che il babà avesse queste origini! Visto che lo offri, buono, grazie, lo accetto. Aspetto che mi arrivi per posta, cucinato con le tue mani. Ci impiegherà molto ad arrivare?
RispondiEliminaNon conoscevo la storia del Babà... che è un dolce buonissimo.
RispondiEliminaUn abbraccio carissima Zicin.
ale
Cara zicin.
RispondiEliminaSono venuta da te , per una bella fetta di babà e una tazza di caffè .
Questa tua casetta virtuale e talmente accogliente che è per me una calamita mi attira sempre di più , e felice ci torno sempre .
BUONA DOMENICA LINA
Certo che gradisco; salutoni a presto.
RispondiEliminaAnche se oggi abbiamo mangiato il babà ma come si fa a dire di no al tuo?
RispondiEliminaGrazie della storia che non conoscevo, pensavo che la paternità di questo dolce fosse esclusivamente di Napoli e invece no.
bacio ciao e buona serata.
É bellissimo e favoloso il tuo Ali Babá:). É interessante la storia. Anche in Ungheria é conosciuta questa dolce al rum:))ma sotto un altro nome e mi piace molto ahahah.Me ne dai una fettina? É una buona idea per la domenica prossima.
RispondiEliminaUn caro saluto e baci
Ho avuto la fortuna di gustare il babà a Napoli, una specialità a livello MONDIALE.
RispondiEliminaAdesso mi hai fatto conoscere anche la sua storia e la sua ricetta, grazie mille!
Ciao, buona serata.
Conosco la storia e mio marito ne va matto, ahimé io no, ma grazie lo stesso, mentre voi mangiate mi gusto un ottimo caffè!
RispondiEliminaBacione
Gradisco eccome cara Zicin è favoloso!!
RispondiEliminaBuon lunedì
un bacione ^_^
Adoro il babà, delle volte , senza ritegno, ne faccio delle vere e proprie scorpacciate.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona settimana!
Quoto Gabry, qui c'è una pasticceria che ne fa di squisiti, proprio di fronte casa, ma ho un'amica che ieri ne ha fatto uno favoloso con le sue manine e devo dire che era super..Baci, caffè, sorrisi che rivoglio e buon inizio settimana:-)
RispondiEliminaGrazie per questo post dolce:-)
Mi prendo un altro babbà che sono davvero ottimi!
RispondiEliminaIn cambio ti lascio,l'augurio di una meravigliosa settimana da vivere sotto l'insegna di tanta serenità
Un bacione ciao!