venerdì 13 dicembre 2013
lunedì 9 dicembre 2013
La storia di via San Gregorio Armeno e del Presepe Napoletano
La
caratteristica strada del poetico artigianato presepiale è Via San Gregorio Armeno.Questa
strada, nota in tutto il mondo, era detta platea nostriana perchè quì, il quindicesimo
vescovo di Napoli San Nostriano, fece costruire le terme per i poveri. Ma la strada,
situata nella regione augustale, assume anche un importante valore religioso perchè il
vescovo Agnello edificò la prima basilica - all'interno della città dedicata a San Gennaro. Questa chiesa è ancora oggi visitabile, seppur interamente modificata durante i
secoli. Tra gli altri monumenti presenti va certamente messo in meritato rilievo il
monastero di San Gregorio Armeno.
Sulla storia di questo monastero, viste le numerose modifiche al primitivo impianto monastico e le numerose annessioni di edifici, o parte di essi, consiglio il lettore a maggiori approfondimenti. La strada ha mantenuto per secoli quella vitalità che ancora oggi la contraddistingue. Questo non solo per le notevoli strutture presenti durante tutta la sua storia, ma anche perchè cardine capace di connettere il vero centro della città antica (area oggi identificabile in parte con piazza San Gaetano) con le principali arterie (via San Biagio dei Librai, via Tribunali ). Una strada percorsa durante i secoli da ogni cittadino napoletano.A queste ed altre ragioni si deve la concentrazione di attività artistiche e commerciali.
Era quì il centro artistico culturale ove erano fiorenti nel passato le botteghe di artisti, pittori, scultori, argentieri, intagliatori, doratori che con la loro sapiente arte hanno reso famosi chiese e palazzi che ancora oggi ammiriamo. Ho detto la Napoli culturale perchè basta pensare che a pochi passi da questa strada è Via San Biagio dei Librai. Quì, in un palazzo che ha oggi anche accesso dalla stessa via San Gregorio Armeno, un libraio diede i natali a Gian Battista Vico. Più avanti, a pochi passi da piazza san Domenico Maggiore, vi è una lapide che ricorda la dimora di Francesco de Sanctis. Nelle vicinanze troviamo anche Palazzo Filomarino, dimora di Benedetto Croce.
Ma delle attività artistiche del passato, cosa è rimasto nella ancor oggi splendida via San Gregorio Armeno? La risposta sincera è: assai poco. Senza falsa modestia devo ricordare, nel palazzo di Michele Tenore - fondatore dell ' Orto Botanico di Napoli la nostra bottega che con una attività di circa duecento anni continua la raffinata scuola scultorea napoletana ed il restauro. Ma quanto attrae maggiormente il turismo è la fiorente produzione di pastori in terracotta. Ed ecco i Ferrigno, i Giannotti, i Maddaloni: tuttidi antica tradizione famigliare. A dare incremento a questa produzione di artigianato artistico furono dapprima l'Associazione Napoletana Amici del Presepio, poi l'Azienda di Cura e Soggiorno di Napoli che seppe incoraggiare con premi in denaro ed attività culturali. In questi ultimi anni va riconosciuta una maggiore attenzione da parte del Comune di Napoli. Nel mese di dicembre è tutto un presepe. Folle di visitatori, scolaresche di ogni parte del mondo affollano incessantemente questa strada che sembra appartenere al mondo dei sogni.(Prof. Antonio Lebro)
Sulla storia di questo monastero, viste le numerose modifiche al primitivo impianto monastico e le numerose annessioni di edifici, o parte di essi, consiglio il lettore a maggiori approfondimenti. La strada ha mantenuto per secoli quella vitalità che ancora oggi la contraddistingue. Questo non solo per le notevoli strutture presenti durante tutta la sua storia, ma anche perchè cardine capace di connettere il vero centro della città antica (area oggi identificabile in parte con piazza San Gaetano) con le principali arterie (via San Biagio dei Librai, via Tribunali ). Una strada percorsa durante i secoli da ogni cittadino napoletano.A queste ed altre ragioni si deve la concentrazione di attività artistiche e commerciali.
Era quì il centro artistico culturale ove erano fiorenti nel passato le botteghe di artisti, pittori, scultori, argentieri, intagliatori, doratori che con la loro sapiente arte hanno reso famosi chiese e palazzi che ancora oggi ammiriamo. Ho detto la Napoli culturale perchè basta pensare che a pochi passi da questa strada è Via San Biagio dei Librai. Quì, in un palazzo che ha oggi anche accesso dalla stessa via San Gregorio Armeno, un libraio diede i natali a Gian Battista Vico. Più avanti, a pochi passi da piazza san Domenico Maggiore, vi è una lapide che ricorda la dimora di Francesco de Sanctis. Nelle vicinanze troviamo anche Palazzo Filomarino, dimora di Benedetto Croce.
Ma delle attività artistiche del passato, cosa è rimasto nella ancor oggi splendida via San Gregorio Armeno? La risposta sincera è: assai poco. Senza falsa modestia devo ricordare, nel palazzo di Michele Tenore - fondatore dell ' Orto Botanico di Napoli la nostra bottega che con una attività di circa duecento anni continua la raffinata scuola scultorea napoletana ed il restauro. Ma quanto attrae maggiormente il turismo è la fiorente produzione di pastori in terracotta. Ed ecco i Ferrigno, i Giannotti, i Maddaloni: tuttidi antica tradizione famigliare. A dare incremento a questa produzione di artigianato artistico furono dapprima l'Associazione Napoletana Amici del Presepio, poi l'Azienda di Cura e Soggiorno di Napoli che seppe incoraggiare con premi in denaro ed attività culturali. In questi ultimi anni va riconosciuta una maggiore attenzione da parte del Comune di Napoli. Nel mese di dicembre è tutto un presepe. Folle di visitatori, scolaresche di ogni parte del mondo affollano incessantemente questa strada che sembra appartenere al mondo dei sogni.(Prof. Antonio Lebro)
mercoledì 4 dicembre 2013
Un posto al sole
Ieri mentre passeggiavo sul lungomare mi sono imbattuta sul set di " Un posto al sole "
E' stato simpatico guardare. Mi sono fermata e ho un pò curiosato... ho visto alcune scene... ma non avevo la mia digitale... avevo lo smatfphone... ma non so trasmettere le immagini al pc.... pazienza.
C'era un enorme bus bianco... " Michela " è entrata nel bus con il figlio e si è seduta... mentre " Nico " è rimasto fuori perchè non è riuscito a fermarla..
P.S. sono riuscita ad inviare le immagini del cellulare al computer...wow!!!
domenica 1 dicembre 2013
Dicembre
Il vento soffia.
la neve cade,
son bianchi i tetti,
bianche le strade.
Il cielo è grigio
la neve è bianca.
son spogli gli alberi,
la terra è stanca.
B. Vaccari
B. Vaccari
lunedì 25 novembre 2013
Sciopero...non basta.
Troppe volte e, per troppo tempo, alla donna è stata associata l'idea sbagliata della sprovveduta, dell'ingenua e della vittima di chi vuole solo approfittarsi di lei; è accaduto, accadono questi fatti e purtroppo oggigiorno ancora spesso succedono. Ma si deve dire basta; alle illusioni e alle belle parole devono seguire reali dimostrazioni.
È finito il tempo dell'incanto, è giunto il momento della liberazione.
venerdì 22 novembre 2013
domenica 17 novembre 2013
sabato 16 novembre 2013
Le mie poesie
A mio padre
Mi guardi senza vedermi
ascolti la mia voce senza più emozionarti
ti lasci abbracciare, ma non sai più darmi calore
Sei come un bambino
perso in mezzo alla vita
frastornato da mille colori
non distingui più le mie lacrime dai sorrisi
Ti guardo cercando di capire ma
vedo solo la tua prigionia Vorrei
tanto giungere al tuo cuore e
regalarti un po’ di me
ma non so più come arrivare a te
Mi mancano i tuoi occhi
Mi mancano le tue risate
Mi manca soprattutto
la tua timida tenerezza
che sapeva darmi tanta sicurezza
Ti voglio bene papà
Mi guardi senza vedermi
ascolti la mia voce senza più emozionarti
ti lasci abbracciare, ma non sai più darmi calore
Sei come un bambino
perso in mezzo alla vita
frastornato da mille colori
non distingui più le mie lacrime dai sorrisi
Ti guardo cercando di capire ma
vedo solo la tua prigionia Vorrei
tanto giungere al tuo cuore e
regalarti un po’ di me
ma non so più come arrivare a te
Mi mancano i tuoi occhi
Mi mancano le tue risate
Mi manca soprattutto
la tua timida tenerezza
che sapeva darmi tanta sicurezza
Ti voglio bene papà
Questa è una bozza... devo ancora sistemare le ultime pagine...
Questa è la prima pagina
Che ne dite di darmi qualche consiglio???
lunedì 11 novembre 2013
giovedì 7 novembre 2013
Novembre
VIENTO D’AUTUNNO
GIUSEPPE PELLINO
Autunno! Quanta fronne so’ cadute,
comm’’e speranze meje, pe ‘n miez’’a via,
senza cchiù pace, povere, perdute,
cchiù amara e triste d’’a malincunia.
‘O viento ca luntano l’ha sbattute
E ‘ntòsseca stu core ‘e nustalgia,
‘o viento nun ‘o dice addò so’ ghiute
Fronne e speranza ‘e tutt’’a vita mia.
Ma io ca pe na strada scura scura
Tengo na fronna ca me sfuje p’’e mmane
E ‘o penziero c’’a perdo m’appaura,
io guardo ll’ate fronne già luntane,
e chiagno, comme fa na criatura
ca è senza mamma e pate, e cerca ‘o ppane!...
Da ACENE D’ORO
La Floridiana- Napoli 1956
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