Una
donna che ha lasciato la sua casa, per pagarsi il biglietto verso la
libertà, ovvero verso l'America, si prostituisce con il comandante del
transatlantico su cui viaggiava e... per evadere da questa vita così
squallida e triste. si inventa una storia fantastica ambientata a Quinnipak.
Il protagonista, il signor Rail, e lei si erano conosciuti durante un
viaggio, mentre lei stava partendo per recapitare un pacco misterioso
dall'altra parte dell'oceano; i due si innamorarono e stipularono una
sorta di patto: un giorno lui le avrebbe permesso di portare a termine
il viaggio interrotto da quell'incontro.
Il
signor Rail e Jun, la protagonista, andarono a vivere a Quinnipak,
dove lui aveva una vetreria. Anche al signor Rail piaceva molto
viaggiare e talvolta partiva senza dare sue notizie, senza dire una
parola sulla sua destinazione, fino a che, un giorno, tornò a casa con
un figlio nero avuto da una prostituta, Mormy, ed una bellissima
locomotiva di Elizabeth. Lui aveva un grande sogno: far correre
Elizabeth per oltre 200 Km fino a Morivar, un paese vicino, ma purtroppo, per mancanza di soldi riesce a far costruire solo 200 m.
di ferrovia e deve abbandonare momentaneamente il progetto; la grande
occasione si presenta al signor Rail quando giunge presso la sua
vetreria l'architetto Hector Horeau, con un sogno da realizzare:
costruire un'enorme edificio, il Crystal Palace, interamente in vetro e
commissiona al signor Rail tutto il materiale necessario per la
realizzazione di tale progetto. Sfortunatamente il progetto del Crystal Palace viene bocciato.
Il
tempo passa e gli operai della ferrovia, che nel frattempo avevano
iniziato a smantellare tutto perchè non erano più stati pagati, uccidono
a sassate Mormy; Dopo alcuni anni Horeau va a far visita al signor Rail
e gli racconta che il Crystal Palace era stato costruito ugualmente e
gli descrive quale meraviglia era diventato, senonchè è stato distrutto
da un incendio poco tempo dopo essere stato terminato. Improvvisamente
Jun, la moglie di Rail, decide di partire per recapitare...
finalmente... quel pacco e terminare quel viaggio che tanti anni prima
aveva lasciato incompiuto.
Lei
parte e il signor Rail, a causa dei debiti, perde ogni cosa e i suoi
beni vengono messi all'asta, compresa Elizabeth che tuttavia viene
comprata da una donna per conto di Horeau che... alla fine... farà
riavere al signor Rail. La locomotiva diventerà solo un ricordo e un
sogno irrealizzabile nel prato dove prima sorgeva la vetreria, ormai
chiusa da tempo. Jun riesce a consegnare il misterioso pacco che
contiene un libro, letto più volte dalla stessa Jun ad una signora
anziana; l'ultima parola del libro è: America e ogni volta che la
giovane la legge, trova in esso un significato sempre diverso.
I cosidetti
"castelli in aria", ovvero le ambizioni e i sogni dei protagonisti,
crollano, trasformandosi in rabbia profonda per non aver realizzato i
propri progetti.
Citazione: " Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde."
Che ne pensate?
Jeanne, unica figlia del barone Simon-Jacques Le Perthuis e della baronessa Adelaide, all’età di 17 anni, lascia il collegio e torna al castello paterno in Normandia, dove, fanciulla tenera e sognatrice, vive giorni felici e spensierati.
Ben presto va sposa al visconte Julien de Lamare, di cui è romanticamente innamorata, ma, già al ritorno dal viaggio di nozze, la vita le si presenta ben più triste e cruda di quello che aveva sognato: Julien è un marito meschino e un uomo interessato.
Julien la tradisce con la serva Rosalia, sorella di latte di Jeanne, dalla quale ha avuto anche un figlio, e che continua a tradire la moglie finchè muore tragicamente, ucciso dal marito di un’amante.
L’amore e la tenerezza di Jeanne si riversano sull’unico figlio, ma Paul, cresciuto tra i vizi e l’indulgenza della madre, del nonno e della zia Lison, non ancora ventenne, conduce una vita disordinata, giungendo perfino a fuggire in Inghilterra con una donna.
Jeanne è rovinata e ridotta alla miseria dai debiti contratti dal figlio; la morte del padre e della zia Lison e, infine, la forzata vendita del castello, nel quale era sempre vissuta, non fanno che accrescere la sua disperazione.
Rosalia, divenuta ormai una contadina benestante, si prenderà affettuosamente cura dell’antica padrona, la solleverà dallo smarrimento in cui è caduta e la guiderà con prudenza verso il buon senso.
Finalmente Jeanne ha la consolazione di vedere le proprie giornate riempite dalla presenza della nipotina, la figlia di Paul, che lui le ha affidato, essendo morta la donna che aveva sposato.
Rosalia, rivolgendosi a Jeanne, conclude con queste parole il romanzo: “Vedete, la vita non è così bella né così brutta come si crede”
Questo romanzo è molto toccante e profondo. Le scene e i personaggi sono descritti in modo molto particolareggiato e lo stato d'animo della protagonista si può percepire molto bene... tradita da tutti, dai genitori, dal marito, dal figlio e dalla sua stessa natura.
Cosa ne pensate di Rosalia e delle sue parole?